Iraq: il maestro di musica che trasforma i fucili d’assalto in strumenti musicali
L’artistico atto di resilienza di Majed Abdennour, musicista iraqueno che cambia utilizzo ai fucili d’assalto Ak-47
Ormai da decenni a causa della guerra civile lo splendido territorio iracheno è stato privato del proprio splendore, intriso com’è nella mentalità popolare solamente di connotazioni negative. Come per fortuna ancora accade, la sensibilità e l’estro dell’animo umano sono riusciti però a donare nuova speranza alla popolazione, attraverso messaggi dalla commovente forza motrice.
Il musicista iracheno Majed Abdennour è riuscito ad apporre una carica di resilienza ad uno dei maggiori simboli di guerra: il kalashnikov. Qualcosa di intrinsecamente magico e potente ha portato il desiderio scaturito dal cuore dell’uomo a proiettarsi su uno strumento di distruzione: il musicista ha infatti trasformato il fucile d’assalto sovietico Ak-47 da strumento di morte a strumento per la propagazione della speranza, in un territorio ormai troppo corroso dalle ingiustizie.
A Bagdad il Sign. Abdennour possedeva il fucile per la difesa della propria famiglia: i continui scontri tra sciiti e sunniti erano ormai dilagati prepotentemente già dal 2006, forzando radicalmente la trasformazione del territorio in una landa di guerre senza fine. Il professore di musica ha deciso perciò di affidarsi ad un fabbro locale per la realizzazione del suo nobile intento ed è così che da un Ak.47 ed una scatola di munizioni è nato il liuto che vedete nell’immagine di apertura. La speranza dell’uomo è quella di far suonare (all’arma) più note rispetto al numero di proiettili che ha sparato.
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