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CyberSupermercati: apre anche in Italia il primo negozio senza cassa

Nel mondo ce ne sono 620 in tutto, di questi solo 20 in Europa. Il primo in Italia ha aperto pochi giorni fa a Verona sotto le insegne del Conad


MILANO- Nella sede italiana di Google, nel quartiere di CityLife, luogo consacrato all’innovazione e alla tecnologia è stato presentato un progetto destinato a cambiare la vita di tanti consumatori. Parliamo dei “negozi cashierless” ovvero privi di cassa.

Nel mondo ce ne sono 620 in tutto, di questi solo 20 in Europa. Il primo in Italia ha aperto pochi giorni fa a Verona sotto le insegne del Conad.


L’idea di portare questa innovazione nel nostro Paese è di un imprenditore modenese. Andrea Goldoni, diplomato all’Istituto tecnico Industriale Fermo Corni, tra le migliori scuole tecniche d’Italia e probabilmente d’Europa. Goldoni, carattere mite, attento al dettaglio, gran smanettone e appassionato viscerale di tecnologia, prima si è preso un master in informatica all’Unimore e oggi è presidente di AD Consulting SpA, una tra le migliori società tecnologiche in Emilia Romagna, con sede principale a Modena in Via Pier Paolo Pasolini, 5 filiali in tutto il Nord e oltre 100 tra dipendenti e collaboratori. Così ad ascoltarlo, a CityLife, nella main room del colosso informatico per eccellenza, c’era una folla di manager, inviati dalle più importanti catene distributive. I francesi di Auchan e Carrefour e Leclerc, i tedeschi di Aldi e Interspar, e naturalmente i rappresentati delle maggiori reti di supermercati italiani.


Andrea Goldoni, cosa si intende per negozio cashierless: “Si tratta di negozi dotati di una serie di soluzioni tecnologiche che permettono la scansione e il pagamento dei prodotti senza l’esecuzione di nessuna azione sul prodotto da parte di alcuna persona, ne cliente, ne cassiere. In pratica entri, scegli i tuoi prodotti, li metti nel carrello o cestino e alla fine del percorso non devi far altro che pagare con carta di credito o mediante una app”.


Come è stato possibile portarla in Italia?

“Siamo partner certificati di Trigo, una big tech americana che ha iniziato la sperimentazione dei negozi senza cassa già nel lontano 2006, e di Google Cloud che ci ha ospitati oggi e che è ai vertici della intelligenza artificiale con la propria piattaforma Bard. Il Cloud e la AI sono le basi del negozio senza cassa. L’intelligenza artificiale già oggi pervade le nostre vite senza che nemmeno ce ne accorgiamo. Così succederà nei negozi, dove verremo guidati da sistemi sempre più veloci e di semplice uso”.


Ci sono pericoli in questa rivoluzione dei consumi, anche in termini occupazionali?

“Qui a Milano oltre al progetto cashierless abbiamo presentato una indagine curata dal senior professor della Bocconi Armando Cirrincione che ci dice il contrario. Gli italiani usano sempre di più i sistemi automatici, si pensi al Telepass con il quale oggi si fa un po’ tutto, dalla benzina allo sci senza coda. Non ci sono pericoli per l’occupazione, perché servirà molto personale per gestire i negozi cashierless. Solamente con competenze diverse e maggiormente finalizzate alla soddisfazione del cliente attraverso l’analisi delle sue abitudini”.

Infine, da modenese, cosa prova ad essere qui a Citylife come punto di riferimento di una trasformazione così importante? “Una soddisfazione enorme, per me e tutto lo staff di AD che ha lavorato con passione per portare in Italia questo progetto per primi, insieme a di Trigo e a BF Partners. È la conferma che Modena in qualunque campo resta una città unica, credibile e piena di opportunità per competere e arrivare al primato”.



Articolo a cura di Stefano Bergonzini




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