top of page

Cavalca: fate largo alle Gru Elettriche della Jmg di Piacenza

Zero emissioni, dinamiche e silenziose. L’operatore Salvatore Gallo, dal 1998 al servizio della Cavalca Autogru di Bagnolo, promuove appieno le semoventi di ultima generazione


Due leve. Che sarà mai? Arrivi con la bestia, agganci tutto e via, in alto, come se nulla fosse. Chiaro che non è così semplice, spostare macchinari costosissimi ed operare su strutture imponenti per interventi e manutenzione richiede tantissimo lavoro. Prima delle due leve e del motore diesel c’è una immensa lavorazione, c’è l’azienda fondata da Vincenzo Cavalca che ha speso risorse ed energie per procurarsi attrezzature all’avanguardia, gru di ultima generazione, ci sono i sopralluoghi accurati, gli studi tecnici e il lavoro di operatori gruisti preparati, con nervi saldi e grande esperienza.

Dopo Mattia Maggiolo abbiamo incontrato Salvatore Gallo, altra punta di diamante della Cavalca Autogru di Bagnolo in Piano, operatore che possiede tutte le patenti e le qualifiche necessarie e che si è altamente specializzato nella conduzione di Gru Elettriche semoventi per uso interno.

L’abbiamo incontrato, all’ombra di una mega-gru da duecento tonnellate, per chiedergli di più sul suo lavoro. Ecco la chiacchierata ai microfoni di Tg Imprese.

Da quanto tempo lavori con Franco e Tania Cavalca alla Cavalca Autogru di Bagnolo?

“Dal 1998, ero un ragazzino e, arrivato da poco dalla Sicilia, iniziai a lavorare nei cantieri come gruista. Abitavo qui vicino e, dopo due anni in una azienda di Modena, provai a migliorare la mia situazione decisi di fare domanda alla Cavalca”

Cosa ti ricordi di quegli anni?

“Mi ricordo tutto, avevo i capelli lunghi e gli orecchini, quando andai da Vincenzo Cavalca, il fondatore dell’azienda, avevo paura che il mio look mi mettesse in difficoltà, invece non fu così”

E come andò?

“Mi fece molte domande tecniche, di lavoro, cercò di capire la persona e non badò ai miei capelli da motociclista, nonostante il periodo di crisi mi chiese di venire in azienda e mi assunse dopo una stretta di mano, da allora diventò come uno zio per me. Stessa cosa per Franco, io dico sempre che ho due papà, uno in Sicilia ed uno in Emilia”

Parliamo delle semoventi elettriche.

“L’azienda cerca sempre di stare al passo coi tempi, questi macchinari sono indispensabili. Vengono prodotti dalla Jmg di Piacenza e sono Made in Italy. Permettono di lavorare all’interno dei capannoni perché non emettono alcun tipo di gas, non inquinano, inoltre sono silenziose e non danno fastidio a chi opera in sala di lavorazione. Queste gru sono estremamente maneggevoli e permettono di operare anche in spazi angusti, sono delle ottime alleate. Non si pilotano solo dalla cabina ma hanno anche un joystick simile a quello dei droni professionali”




Il tuo collega Mattia mi ha parlato dell’importanza del sopralluogo.

“Essenziale perché ti permette di preparare al meglio l’attrezzatura e di individuare alcuni dettagli che possono metterti in difficoltà l’indomani. Noi della Cavalca Autogru cerchiamo sempre di svolgerli con estrema cura, così da facilitare il lavoro nostro e dei colleghi”

Ci sono dei lavori, delle attività che ti preoccupano maggiormente?

“Cerchiamo sempre di presentarci in cantiere con tutti i dati e con tutte le informazioni per svolgere un lavoro ottimale, inoltre siamo in tanti, tutti con molta esperienza e ciascuno di noi ha delle specificità. Capita che, in alcuni lavori, occorrano più punti di vista per portare a termine la missione. Quando partiamo da Bagnolo portiamo con noi tutto il corredo dell’attrezzatura, abbiamo tutto per fare tutto, servono solo calma e nervi saldi”

Parlaci di uno degli ultimi sollevamenti al quale hai partecipato.

“Non andiamo solo nei cantieri o nelle aziende, spesso dobbiamo collaborare anche alla messa in sicurezza del tetto delle chiese e delle basiliche. Quando solleviamo delle tonnellate sopra a dei monumenti che hanno più di mille anni di storia cala un silenzio tombale, ma anche in questi casi riusciamo a fare sempre un bel lavoro”






Comments


Top Stories

bottom of page